Negozi, musei e persino zoo dovrebbero riaprire il 1° marzo. Ma non ancora i ristoranti, il Consiglio federale ha presentato i primi allentamenti ma i Cantoni devono ancora accettarli.

Infezioni, ricoveri e decessi sono diminuiti nelle ultime settimane, così ha dichiarato il governo. La situazione epidemiologica resta però fragile e incerta, a causa delle nuove varianti che rendono più contagioso il coronavirus.

Il numero di casi legati a queste mutazioni raddoppia ogni 10-14 giorni. La riduzione complessiva dei casi dovrebbe quindi rallentare nel prossimo futuro, ma non è neppure escluso un ulteriore aumento dei casi.
Sembra quasi di giocare all’lotto! Per questo il Consiglio federale propone una riapertura cauta e graduale. Solo le attività a basso rischio di infezioni saranno nuovamente autorizzate il 1 ° marzo.

La follia del Consiglio federale ha nuovamente colpito! In modo particolare tutta la fascia legata alla ristorazione che ormai non ha più nessuna risorsa. Il Consiglio federale con le sue ammissioni crea ancora più confusione e panico, da una parte fanno intendere che si vede la luce in fondo al tunnel e dall’altra adottano regole da guerra fredda, ormai l’operato del Governo è incomprensibile. Nel tentativo di non sbagliare, stanno sicuramente mettendo la Svizzera ed i ristoratori in ginocchio!

Tutti i negozi potranno riaprire i battenti, ma con un numero di clienti limitato, come d’altronde era già il mese di dicembre. Saranno nuovamente accessibili anche musei, sale di lettura, biblioteche o archivi, centri ricreativi all’aperto, come zoo o giardini botanici. Indossare una maschera sarà obbligatorio, le distanze dovranno essere mantenute e le capacità di accoglienza limitate.

Gli impianti sportivi, come piste di pattinaggio e campi da tennis o da calcio, saranno nuovamente aperti. Potranno però accedervi gruppi di massimo cinque persone, restano vietate competizioni ed eventi per adulti.

I giovani fino a 18 anni potranno usufruire di offerte culturali e sportive, la fascia di età ha particolarmente sofferto di misure restrittive, osserva il governo, e con questo atto di lungimiranza permette ai ragazzi di andare allo zoo e in biblioteca!

Flessibilità anche per raduni all’aperto. Potranno incontrarsi fino a quindici persone.

Altri allentamenti potrebbero essere decisi il 1° aprile, speriamo non ci facciano il classico “Pesce”, se la situazione epidemiologica lo consentirà. Ciò potrebbe includere la riapertura delle terrazze dei ristoranti o la possibilità di praticare sport al chiuso e organizzare eventi culturali o sportivi con il pubblico.

Tuttavia, devono essere soddisfatte diverse condizioni, il tasso di positività deve essere inferiore al 5%, l’occupazione dei letti di terapia intensiva da parte dei pazienti Covid inferiore al 25%, il tasso di riproduzione inferiore a 1 e l’incidenza sui 14 giorni al 24 marzo non superiore a quella del 1° marzo. Il governo specifica, tuttavia, che gli allentamenti non saranno in alcun modo automatici.

I Cantoni devono ancora votare sul pacchetto di allentamento. Il 24 febbraio il Consiglio federale prenderà una decisione definitiva.

Con questa strategia è abbastanza evidente l’obiettivo del governo di tenere chiusa ancora la ristorazione sino ad almeno dopo Pasqua, infischiandosene serenamente delle migliaia di persone che stanno stramazzando a causa delle loro decisioni, e dimenticandosi anche di moltissimi cittadini obbligati a restare in macchina ogni giorno con un panino non avendo un posto dove potersi fermare durante la pausa di pranzo, ma cosa veramente triste non é importato a nessuno delle 300’ooo firme che chiedevano un’allentamento anche della ristorazione.