Sono sempre stato molto oggettivo nell’esporre informazioni e ho sempre usato dei dati ufficiali per creare le notizie che avete letto sul presente sito.
Nonostante ciò, molte volte, mi son chiesto se sia utile; penso che tutti siano a conoscenza della vicenda relativa al vaccino AstraZeneca Oxford che in questi ultimi giorni ha invaso le prime pagine dei quotidiani ed i titoli dei telegiornali e suppongo anche che vi siate fatti l’idea che potrebbe essere più rischioso inocularselo rispetto ad altri, ma non è così:

il RISCHIO È COMPARABILE SE NON IDENTICO tra i vari tipi di vaccini.

Come già avevo pubblicato in un articolo precedente (Rif.), i report provenienti dagli istituti nazionali di controllo, indicano chiaramente, che il rischio di trombosi a seguito di inoculo del vaccino, è in pratica sovrapponibile tra le diverse marche di produzione. Anzi se prendiamo in considerazione la trombosi come effetto collaterale del vaccino, i numeri riscontrati “sul campo” sono simili a quelli che statisticamente troveremmo, a parità di numero, normalmente nella popolazione.

Ma allora per quale motivo demonizzare un vaccino e non un altro? La risposta risiede, forse, nei meccanismi finanziari (borse, speculazione ecc…), e può anche darsi, che il mainstream mediatico abbia fatto la sua parte nel creare le condizioni per una speculazione finanziaria.

La domanda ironica che ora pongo è la seguente: come mai il vaccino Pfizer Biontech che ha praticamente ottenuto gli stessi numeri di casi di trombosi, non è stato nemmeno citato? A seguito della sospensione del siero vaccinale AstraZeneca, le dosi ordinate a Pfizer dall’Europa, sono passate da 100 milioni a 600 milioni ed il titolo in borsa è “volato” in alto; non è forse lecito chiedersi se ci sia qualcosa da chiarire?

Non sarebbe più saggio affrontare il problema chiedendosi se ci sono pazienti predisposti al rischio di trombosi e fare in modo che per loro si predispongano delle scorte di anticorpi monoclonali in modo da intervenire qualora si ammalassero di COVID-19?

Quando una nazione grande come la Germania sospende l’uso di un vaccino, seguendo “l’onda” della precauzione, e non si preoccupa di verificare il rischio intrinseco nell’uso dell’altro tipo di vaccino che viene prodotto da una consociata tedesca della Pfizer e cioè la Biontech, non ci viene almeno un dubbio?

Sono domande pleonastiche, forse, ma dal mio punto di vista, le risposte ad esse potrebbero aprire la mente a scenari diversi da quelli che ci presentano le informazioni che ci arrivano attraverso i media “ufficiali”.

S.S.