Se la domanda é finalizzata a capire se il covid-19 verrá cancellato, bisogna rispondere subito no, la malattia circolerà infatti per anni, e sembra probabile che diventerà endemica. Endemico è l’aggettivo di endemia che significa: “Costante permanenza, in una determinata popolazione o regione, di una malattia che tende a presentarsi sporadicamente e con una certa regolarità” (rif.).

È vero che i vaccini hanno un’ottima capacità di protezione ed in effetti alcuni hanno un grado di efficacia del 94-95% (rif.) ma non sarà facile somministrarli a tutti i 7,5 miliardi di persone che abitano il pianeta. In Israele, il primo paese al mondo per numero d’inoculazioni, i ricoveri delle persone di meno di sessant’anni, che non sono state vaccinate, sono più alti che mai. Al contrario tra chi ha più di 60 anni, in maggioranza già vaccinato, i ricoveri sono già quasi il 40 per cento in meno rispetto al loro picco di metà gennaio, e caleranno ulteriormente (rif.).

Nonostante i vaccini non possano prevenire tutti i casi leggeri e asintomatici di covid-19, sembrano perlopiù evitare ai pazienti la morte e le infezioni più severe – quelle che impongono un ricovero ospedaliero – ed è quello che sembra contare di più per i nostri governi.

I primi dati suggeriscono che alcuni vaccini hanno una buona durata immunizzante (rif.). Questo rallenterebbe di molto la pandemia, rendendo così possibile un alleggerimento delle misure di confinamento senza provocare un aumento dei casi che sovraccaricherebbe i reparti di terapia intensiva. Queste scoperte, e molte altre ancora, si consolideranno nei prossimi mesi con l’emergere di un maggior numero di dati.

Occorrerà tener conto, comunque, della seguente considerazione riguardo l’immunità vaccinale, che non riguarda solamente i vaccini per il covid-19: ci sono due tipi principali d’immunità che si possono ottenere con una vaccinazione; la prima, detta immunità effettiva, che previene l’insorgenza di una manifestazione grave della malattia ma non impedisce l’entrata del patogeno nel corpo o la replicazione dello stesso, la seconda, detta immunità sterilizzante che contrasta completamente le infezioni ed inoltre previene i casi asintomatici che possono manifestarsi nel caso del primo tipo di immunità. Il secondo tipo, anche se tra i più desiderati, è raramente raggiunto.

In questo momento, dove le campagne vaccinali sono cominciate da poco, non siamo ancora in grado di capire quale tipo di immunità siano in grado di generare i nuovi vaccini anti-covid ma già il fatto di essere in grado di ottenere un’immunità effettiva è un sollievo per i sistemi sanitari delle varie nazioni. La parte sgradevole rimane comunque il fatto di non poter abbandonare le misure di distanziamento sociale e le mascherine fintantoché almeno l’80% della popolazione non sarà vaccinata e ciò si realizzerà probabilmente non prima di uno o due anni.

S.S.