Un momento difficile per l’intera umanità, centinaia di domande senza risposta di ogni genere ed in ogni settore, questo articolo vorrebbe solo proporre una carrellata di cose che ci assillano nella vita quotidiana e alle quali sembra che le risposte più ovvie e semplici siano sempre le risposte sbagliate.
L’economia del mondo va a rotoli, le nazioni ed i paesi non conoscono unione e fratellanza ma si continua a volere che tutti vadano d’accordo a tutti i costi, l’economia é ormai ad un passo dal baratro ed i politici come unica risposta riescono ad inventarsi nuove tasse e soluzioni spesso complesse ed inutili in un momento dove la pandemia da COVID-19 sta compromettendo il benessere fisico ed economico di tutta la popolazione mondiale.

La vita di coppia é ormai diventata una chimera, per ogni coppia che si sposa ne esistono almeno due che divorziano ed altrettante che continuano relazioni basate sul nulla oltre all’enorme stress creato dal COVID che aumenta anche atti ingiustificati di violenza domestica.

I computer ormai pensano al posto nostro, i social network vogliono sapere tutto ciò che facciamo senza darci nulla in cambio, i nuovi computer saranno dotati di una nuova interfaccia che neppure chi usa il computer da decenni riuscirà ad usare.

Questo é il nostro bellissimo mondo attuale dove tutti capiamo che le cose non funzionano, ma dove tutti facciamo finta di non vedere. Questi sono gli spunti per i prossimi 4 articoli che vogliono essere esclusivamente uno sfogo non vogliono insegnare nulla ma vorrebbero essere per tutti uno spunto di riflessione.

Questa settimana lo sfogo riguarda il mondo ed il momento difficile che tutti stiamo vivendo.

É ormai quasi un anno che tutta la popolazione mondiale é subordinata all’avvento della pandemia COVID-19, e queste continue misure restrittive stanno portando buona parte della popolazione ad avere problemi sia economici che personali, l’essere umano non é più abituato ad essere rinchiuso, l’essere umano necessità di socializzare di vivere all’aria aperta di un lavoro dignitoso che permetta di mantenersi e mantenere la propria famiglia, da un anno questi principi fondamentali sono venuti a mancare.

Non molti giorni fa una mattina al bar capita di parlare con un amico idraulico, dopo qualche minuto si inizia a parlare di quanto sia difficile il momento e di quanto tasse e balzelli e limitazioni varie stiano mettendo in difficoltà ogni genere di attività, in quel momento l’amico idraulico mi dice:

“tutti i giorni parlano di catastrofi economiche di miliardi di euro e franchi persi, della differenza dello SPREAD, della paura della Pandemia, ma sai, io mi alzo tutte le mattine per andare a lavorare, riparo gabinetti e bagni tutto il giorno e la sera quando torno a casa sono felice di aver guadagnato la pagnotta. Tutte queste speculazioni non mi hanno neppure toccato”

Questa é la verità, il popolo comune se non fosse per le spese e gli allarmismi dei media non si accorgerebbe neppure della crisi e forse neppure della pandemia, questa cosiddetta crisi é dettata da poche corporazioni che vogliono arricchirsi sempre più, in tutto questo il popolo non esiste e non é considerato.

È una strage tra disoccupati, imprenditori e lavoratori autonomi che si sono tolti la vita: una media di due al giorno. Lo dice l’Eures nel suo secondo rapporto sui suicidi.
Sono stati moltissimi i disoccupati suicidi, confermando la correlazione tra rischio di suicidio e integrazione nel tessuto sociale, evidenziando come molto alto risulti il rischio  correlato all’impatto della crisi, ma nel corso del 2020 grazie alla dissennata gestione politica il mondo intero è arrivato a un punto di non ritorno i suicidi le bancarotte e le persone ridotte alla fame stanno diventando migliaia.

La soluzione sarebbe semplice ed esemplare,
“per chi lavora e gioca in borsa l’obbligo di doversi tenere le azioni comprate per almeno 30 giorni” Perché in questo difficile periodo gli speculatori e le multinazionali stanno facendo Palanche a volontà speculando sui beni dell’intera umanità, questa soluzione darebbe sicuramente agio alla  fine alla crisi economica, ma sicuramente non verrà mai fatto,  gli interessi in gioco sono troppi, ma questi interessi non toccano minimamente la stragrande maggioranza del popolo costretto a lavorare tutti i giorni per un tozzo di pane.